Il capolavoro architettonico di Notre-Dame che resiste alle epoche
- Letizia Destefanis
- 18 ago 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 22 set 2024
Situata nel centro di Parigi, nell’ Île de la Cité, una delle due isole fluviali della Senna, dove precisamente è stata fondata la città, la cattedrale di Notre-Dame è il simbolo del culto cristiano in Francia, nonché scenario di testi letterari, arte e film. Come spesso accade per i “moderni” edifici di culto, la cattedrale sorge su un tempio pagano dedicato a Giove, la prima costruzione dedicata a Santo Stefano e composta da cinque navate e un battistero dedicato a san Giovanni Battista. I resti di questa basilica precedente, sono visibili attraverso un percorso sotterraneo adiacente alla cattedrale chiamato “Cripta archeologica”, nel quale sono stati scoperti oltre agli scavi, anche molti reperti archeologici di epoca romana (consiglio di visitarlo, in quanto personalmente mi è stato utile per capire la storia di Parigi, nel gennaio 2017).

Immagine di proprietà del sito La stanza verde. Facciata della cattedrale di Notre-Dame
Nel 1160 il vescovo di Parigi fece costruire la cattedrale di Notre-Dame, che letteralmente significa Nostra Signora, consacrandola quindi ufficialmente alla Vergine Maria. La prima pietra fu posata in presenza di papa Alessandro III, auspicando che la cattedrale sarebbe diventata la più importante di tutta la Francia. Il materiale utilizzato per la costruzione proviene direttamente dalla zona di Parigi e si tratta di calcare laterizio e malta di calce come legante per una lunghezza totale di 128 metri per 69 metri di altezza delle due torri.

Immagine di proprietà del sito La stanza verde. Particolare della facciata di Notre-Dame
La facciata è suddivisa in tre parti: nella parte bassa si trovano i tre portoni che sono da sinistra sono il portale della Vergine (l'unico dei tre sormontato da una ghimberga, un triangolo decorativo che sovrasta l’entrata), il portale del Giudizio universale e il portale di Sant'Anna. Tutti e tre sono strombati e alternati a contrafforti con annesse nicchie che contengono delle sculture ottocentesche di santi. Al di sopra la galleria dei Re costituisce un insieme di statue dei ventotto re di Giuda. Sopra di essi si trovano due bifore con nel mezzo, un rosone, un elemento decorativo di forma circolare. Infine, l’ultima parte è costituita da una serie di bifore sormontate dalla galleria delle Chimere.

Immagine presa da Lezioni di storia dell'arte. Planimetria della cattedrale di Notre-Dame
La piantina è a forma di croce latina, quindi la navata centrale è più lunga rispetto al transetto che di solito è la metà. Le cinque navate di cui è composta, si congiungono verso l’abside, dove si trova l’altare semicircolare, creando il deambulatorio, ossia un corridoio tra due file di colonne. Quest’ultime, di forma cilindrica sono un elemento romanico, segno che la cattedrale è una delle prime in stile gotico e a differenza di quelle dell’epoca precedente, sono più esili e alte, che aiutano a creare quell’effetto tipicamente gotico di altezza smisurata, per arrivare vicino a Dio. Le volte che sono più alte permettono vetrate più ampie e decorate: le storie dei santi e della Bibbia vengono riprodotte attraverso intelaiature e vetri colorati, inventando così nel XI secolo la professione di maestro vetraio. L’utilizzo dei vetri colorati, toglieva luce alle navate laterali, quindi vennero create aperture più grandi, le bifore (monofore, bifore, trifore e quadrifore, sono i nomi tecnici con la quale vengono chiamate le vetrate in base agli archi con cui vengono costruite). Il soffitto è costituito da volte a crociera, tipicamente gotiche, in cui gli archi che le compongono sono a sesto acuto, quindi più appuntiti. Sopra le navate laterali è presente il matroneo, una loggia originariamente destinata alle donne.

Immagine di proprietà del sito La stanza verde. Particolare degli interni di Notre-Dame
Gli incidenti per quanto riguarda la costruzione e le successive epoche non ce ne sono molti, se non che durante la rivoluzione francese la cattedrale divenuta simbolo dell’oscurantismo religioso fu largamente danneggiata e tutti i metalli preziosi fusi dalla zecca di stato. I danni maggiori furono quelli alla facciata, dove tutte le statue furono distrutte e quelle alle guglie. Ricostruita, nel dicembre del 1804 ospitò l’incoronazione di Napoleone come imperatore francese. Durante la Comune di Parigi del 1871 le panche e le sedie furono bruciate, senza generare gravi danni all’interno della cattedrale, cosa che successe nel 2019 quando nei telegiornali le immagini di una Notre-Dame con il tetto in fiamme ci fece temere il peggio. Le indagini hanno provato che non c’è stato nessun atto doloso e che l’incendio, iniziato in uno dei cantieri aperti per il restauro, abbia avvolto fin da subito il tetto e la guglia che dopo un’ora ha ceduto. Danni alle opere non sono stati riscontrati e i fedeli, presenti durante la messa sono stati evacuati in tempi record senza feriti.

Immagine di proprietà del sito La stanza verde. Particolare delle Vetrate, cattedrale di Notre-Dame
Ancora oggi è strano vedere l’imponente cattedrale di Notre-Dame avvolta nella gabbia usata per il cantiere, menomata di una parte simbolo per i francesi, la guglia. Per noi che amiamo l’arte è stato un dolore vedere un'opera così imponente, che ha superato battaglie, rivoluzioni, guerre, diventata patrimonio UNESCO nel 1991, arrendersi sotto le fiamme, eppure è ancora lì, retta a dimostrazione che i grandi costruttori hanno portato a termine il loro compito: rendere eterna Notre-Dame.
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