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Arte funeraria e leggende al cimitero di Highgate

  • Immagine del redattore: Letizia Destefanis
    Letizia Destefanis
  • 7 ago 2023
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 22 set 2024

I cimiteri da sempre hanno riscosso diverse emozioni, già dai tempi in cui si iniziarono a seppellire i morti, senza avere un vero e proprio terreno consacrato. Con la nascita dei cimiteri moderni, insomma, come li conosciamo noi, nel 1804 con “l’editto di Saint Cloud”, si inizia ad avere un piano regolatore per quanto riguarda la sepoltura. In origine si trattava di fosse comuni, spesso depredate dai profanatori. Alcuni cimiteri si trovavano all’interno delle città che, in espansione, non avevano più spazi da dedicare alle sepolture. Pochi sanno, che nei primi anni dell’800, gli strati, in alcuni casi arrivavano a otto o dieci bare uno sopra l’altra. Ad esempio, per soccombere al numero impressionante di morti da portare al cimitero, fu inaugurato il London Necropolis Railway, una nuova linea ferroviaria che collegava la città di Londra al cimitero di Brookwood. Il treno una volta al giorno veniva caricato di cadaveri e senza soste, arrivava in quaranta minuti a destinazione.

Biglietto del London Necropoli Railway per una bara, in terza classe

Immagine presa da Vanilla Magazine. Biglietto del London Necropoli Railway per una bara, in terza classe

Collocato nella parte nord della città di Londra, precisamente vicino al quartiere di Camden, il cimitero di Highgate, faceva parte dei “Magnifici sette”, sette grandi cimiteri monumentali che servivano la città londinese, in piena crisi, dovuta alle numerose morti per tubercolosi, vaiolo, colera e malnutrizione. Il progetto iniziale fu ideato e finanziato dall'architetto Stephen Geary. Il cimitero si divideva in due parti: la parte occidentale consacrata alla chiesa d’Inghilterra, in particolare a St. James dal vescovo di Londra il 20 maggio 1839 con oltre quindicimila ettari e la parte orientale, aperta nel 1854 con i suoi due ettari dedicata ad altre fedi religiose.

La prima sepoltura ufficiale avviene il 26 maggio, sei giorni dopo l'inaugurazione ed è di Elizabeth Jackson, di cui purtroppo non abbiamo informazioni, se non che fosse del quartiere londinese di Soho.

Immagine di La stanza verde. Lapide di Elizabeth Jackson nel cimitero di Highgate

Immagine di La stanza verde. Lapide di Elizabeth Jackson nel cimitero di Highgate

Il periodo in cui fu eretto, aveva una vera e propria ossessione per la morte e il macabro e questo fece sì che Highgate e gli altri “Magnifici sette", divennero ben presto luoghi alla moda in cui farsi seppellire, attirando anche molti turisti. Questo non fece altro che creare un patrimonio di edifici e tombe in stile gotico, diventando una vera e propria moda. Questo stile è ancora evidente oggi nella zona ovest, vicino alla chiesa parrocchiale, la parte più antica di Highgate, che ospita mausolei e lapidi vittoriane. All’interno di quelle che vengono chiamate “catacombe”, ma che in realtà sono simili a gallerie (quindi non sono sotterranei), nella disposizione originale di fine 1830, sono presenti delle bare della nobiltà vittoriana londinese. Queste ultime, sono composte da tre strati: quella più interna fatta di legno duro, riccamente foderata in velluto, camoscio o stoffe pregiate, una successiva bara di piombo sigillata e infine quella esterna, ancora visibile ai visitatori, riccamente decorata con borchie e intagli. Il luogo è asciutto, arieggiato e ben illuminato dalla luce naturale, condizioni che aiutano nella conservazione, non presentando né segni di umidità, né muffe. Poco distante si trova il Viale Egizio, in cui al centro si trova un albero di cedro del Libano, rimosso recentemente perché ormai marcio, ma sostituito.

Immagine di La stanza verde. Entrata del Viale Egizio del cimitero di Highgate

Immagine di La stanza verde. Entrata del Viale Egizio del cimitero di Highgate

È proprio nella zona del Viale Egizio, un percorso circolare in cui si trovano diversi mausolei, che ha luogo la leggenda, aggiungerei assurda, del Vampiro di Highgate. Negli anni ‘60 del secolo scorso, questa zona del cimitero era stata abbandonata, i pochi che vi entravano descrivevano strani fatti che accadevano tra le lapidi e le cappelle. David Farrant e Sean Manchester, si misero a verificare questi eventi. Entrambi erano attirati dall’occultismo: Manchester aveva presieduto alla British Occult Society, mentre Ferrant era un vero e proprio guru spirituale e appassionato di Wicca, fondatore di British Psychic and Occult Society. Il 21 dicembre del 1969 quest’ultimo, decise di passare la notte nel cimitero e riuscì a intravedere una figura alta due metri nei pressi del cancello del Viale egizio. Spaventato, ma allo stesso tempo curioso, iniziò a cercare testimoni e li trovò! Moltissime furono infatti le storie di avvistamenti spettrali e di animali morti trovati privi di sangue, tant’è che si iniziò a parlare del Vampiro di Highgate. Ben presto i due acquisirono popolarità e la storia del vampiro prendeva risvolti “storici”: si trattava di un nobile medioevale arrivato a Londra dalla Valacchia dove praticava la magia nera (trovo interessante il collegamento con un certo “Dracula” di Bram Stoker).

Dopo pochissimo tempo i due amici entrarono in conflitto e iniziarono una lotta a suon di "caccia al vampiro" in una notte di marzo del 1970 con tanto di troupe televisive al seguito, ma del temuto vampiro neanche l’ombra. Le divergenze aumentarono fino al punto di darsi degli imbroglioni a vicenda. Dal 1973 continuano a pubblicare libri e studi sull’accaduto, sulla storia del vampiro di Highgate, la nota positiva è che dal 1975 è stata fondata l’associazione Amici del cimitero di Highgate, che si occupa della manutenzione.

Immagine di La stanza verde. Zona del cedro del Libano, in cui si dice si sia svolta la leggenda del vampiro di Highgate

Immagine di La stanza verde. Zona del cedro del Libano, in cui si dice si sia svolta la leggenda del vampiro di Highgate

Un’altra storia, racconta di una ragazza adolescente sepolta tra le tante lapidi più vecchie, conosciuta per il motivo della morte: danzando ad una serata di ballo, la sua crinolina (sottogonna per ampliare l’estremità inferiore degli abiti, usata specialmente nell’800) prese accidentalmente fuoco. Vani furono i tentativi di spegnere le fiamme, alimentate dai prodotti chimici usati per tingere le stoffe, la poveretta morì bruciata viva sotto gli occhi di tutti e per quanto possa sembrare assurdo, era purtroppo una cosa estremamente comune per le donne di quell’epoca.

Immagine di La stanza verde. Zona occidentale, con le lapidi più antiche del cimitero di Highgate

Immagine di La stanza verde. Zona occidentale, con le lapidi più antiche del cimitero di Highgate

I giardini e gli alberi sono lasciati crescere liberamente, anche se curati, dando la sensazione al visitatore di entrare in un luogo desolato, abbandonato. Le lapidi non seguono un percorso preciso, infatti la parte antica può essere visitata solo in presenza di una guida.

Si stima che ci siano circa 170.000 persone sepolte in 53.000 tombe, un numero enorme se si pensa che tutt’oggi c’è chi desidera essere sepolto nel cimitero di Highgate accanto a personaggi come: il filosofo e sociologo Karl Marx, William Michael Rossetti pittore preraffaellita, il fondatore dei Sex Pistols Malcolm McLoren e il cantante George Michael, oltre ad una lista lunghissima di poeti, scrittori, politici, artisti, ballerini.

Immagine di La stanza verde. Tomba di Karl Marx nella parte orientale del cimitero di Highgate

Immagine di La stanza verde. Tomba di Karl Marx nella parte orientale del cimitero di Highgate

Vi lascio una carrellata di foto personali, scattate durante la mia visita al cimitero di Highgate nel gennaio del 2015 in una tipica giornata inglese, il quale non ha aiutato nella qualità delle immagini.



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