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Sedute medianiche nell’Europa di fine ‘800

  • Immagine del redattore: Letizia Destefanis
    Letizia Destefanis
  • 29 nov 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 22 set 2024

Secondo l’Enciclopedia Treccani, “lo spiritismo è una dottrina che, sulla base del riconoscimento dell’esistenza di Dio e dell’immortalità dell’anima, afferma la possibilità di contatti con gli spiriti dell’aldilà”.

Ma come, quando e perché è nato lo spiritismo?

Scena in "Dr. Mabuse: the Gambler" un film muto tedesco del 1922, diretto da Fritz Lang e con Rudolf Klein-Rogge

Immagine presa da Goticomania. Scena in "Dr. Mabuse: the Gambler" un film muto tedesco del 1922, diretto da Fritz Lang e con Rudolf Klein-Rogge

La parola spiritismo appare per la prima volta all’interno del primo volume (ce ne saranno un totale di cinque) intitolato “Il libro degli spiriti” di Allan Kardec (Lione, 1804 – Parigi, 1869), un pedagogista francese che pubblicò a partire dal 1857 il risultato delle sue investigazioni paranormali. Nel libro ci sono affermazioni riguardanti Dio, quello che precede la nascita e quello che succede dopo la morte, la descrizione dell’aldilà e le leggi base dei fenomeni paranormali. Sebbene già presente nell’introduzione, il termine “spiritismo” venne usato in maniera dispregiativa a sottolineare tutte le attività medianiche. In parole povere, si possono descrivere come spiritismo tutti quei movimenti che credono nell’esistenza di entità spirituali e di uomini con capacità medianiche. Lo spiritismo nasce dai fenomeni paranormali prodotti dalle sorelle Fox sebbene oggi, come allora, gli scettici credono che usassero dei trucchi. Kate, Leah e Maggie, originarie di New York ebbero un ruolo fondamentale, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, grazie al loro metodo per parlare con gli spiriti, facendo domande all’entità, queste rispondevano attraverso dei colpi al muro, svilupparono così un codice

di comunicazione.


“Il materialismo è l'ostacolo più grande che gli uomini di scienza incontrano quando si tratta di credere nel divino e negli spiriti della natura.”

Helena Blavatsky

Nel 1861 Kardec, pubblicò il secondo volume, “Il libro dei medium” in cui si tratta esplicitamente delle facoltà medianiche e dei metodi per parlare con gli spiriti. Questo secondo libro, scatenò la reazione dei cattolici che con una durissima censura, misero al bando gli scritti di Allan Kardec, addirittura a Barcellona, furono bruciati in piazza perché considerati opera del demonio. Tuttavia il francese non smise di pubblicare i successivi tre volumi “Il vangelo secondo gli spiriti”, “Il cielo e l’inferno (La Giustizia Divina secondo gli spiriti)” e “La Genesi (Miracoli e premonizioni secondo gli spiriti)”. Due assidui seguaci della filosofia spiritista che stava nascendo furono: Arthur Conan Doyle (Edimburgo, 1859 – Crowborough, 1930), il padre di Sherlock Holmes e Ernesto Bozzano (Genova, 1862 – Genova, 1943), un parapsicologo italiano. Nonostante la repressione cattolica, in tutto il mondo, lo spiritismo, aveva assunto ormai il ruolo di filosofia con 15 milioni di seguaci attorno al 1890.

Ritratto di Allan Kardec

Immagine presa da Wikipedia. Ritratto di Allan Kardec

La dottrina si basava sul fatto che gli spiriti, sono anime disincarnate, quindi mancano del corpo, mentre non ammette la presenza degli angeli o dei demoni, né tanto meno l’idea dell’inferno per l’espiazione dei peccati, ma piuttosto la reincarnazione con lo scopo di purificare i difetti morali.

Una delle maggiori critiche mosse dagli scettici, spesso cattolici, è quella secondo cui, molti dei fenomeni possono essere riprodotti in laboratorio dando quindi delle plausibili e scientifiche spiegazioni, anche se la comunità scientifica non ha mai pubblicato nulla a sostegno di questa tesi. c

“Lo Spiritismo è una scienza che tratta della natura, dell'origine e del destino degli Spiriti e dei loro rapporti col mondo corporeo.”

Allan Kardec

La cosa più strana sulla nascita e lo sviluppo dello spiritismo è che questo cresce maggiormente nelle classi nobili. Molto spesso infatti, venivano allestite delle serate o degli spettacoli a tema, solo per pochi invitati, il tutto doveva essere tenuto nascosto. Le sedute spiritiche andavano per la maggiore e venivano invitati i più famosi medium, trattati come celebrità, talvolta anche pagati profumatamente, ad esempio: Eusapia Palladino (Minervino Murge, 1854 – Napoli, 1918), Edgar Cayce (Hopkinsville, 1877 – Virginia Beach, 1945) e Helena Blavatsky (Dnipro, 1831 – Londra, 1891) e il più recente Gustavo Rol (Torino, 1903 – Torino, 1994).

Ritratto di Helena Blavatsky

Immagine presa da Wikipedia. Ritratto di Helena Blavatsky

Nell’epoca moderna lo spiritismo ha ancora molti seguaci, anche se non se ne sente più parlare come due secoli fa e i codici della comunicazione con gli spiriti hanno cambiato mezzi: dai tavolini tondi siamo passati agli schermi piatti dei monitor.

Netflix ha prodotto un film sul protagonista indiscusso dello spiritismo e del quale prende anche il nome il girato, “Kardec”, un cast brasiliano, purtroppo non ancora disponibile in lingua italiana, ma che promette uno sguardo sull’impatto di questa filosofia sulla società di fine ‘800.

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